Workers buy – out
Il decreto legge n. 145/2013 convertito in legge nel febbraio 2014 ha agevolato le operazioni di Workers buy out, riconoscendo alla cooperazione la capacità di generare occupazione.
L’intervento normativo del febbraio 2014 ha offerto un’agevolazione ai lavoratori di imprese in crisi che si propongano di acquisire o affittare aziende in crisi.
Il Workers Buy-Out consiste nell’acquisizione del capitale sociale di un’impresa, generalmente in crisi, da parte dei propri dipendenti. Contestualmente al fallimento o alla messa in liquidazione di un’azienda, i lavoratori costituiscono una società cooperativa e prendono in affitto o acquisiscono l’azienda.
Tale operazione da un lato propone una soluzione volta a salvare le imprese in crisi e, dall’altro, si presta essere anche una soluzione per risolvere altri problemi propri del mondo delle imprese, ossia la “successione“ e l’“avvicendamento generazionale“, infatti spesso accade che vi siano imprenditori che hanno difficoltà a far subentrare familiari nella gestione della propria azienda.
Tale fenomeno determina diversi aspetti positivi. Il primo aspetto positivo è costituito dal mantenimento dei livelli occupazionali dell’impresa in oggetto, a ciò si aggiunga la conservazione del patrimonio aziendale. Altro aspetto positivo attiene la conservazione del know-how produttivo. Infine ulteriore aspetto da evidenziare è l’apporto di esperienze da parte di ex dipendenti che conoscono molto a fondo l’impresa.